Page 58 - Itinerari della Scienza a Roma
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L     a storia geologica dell'area romana comincia sul
             fondo del mare, almeno 200 milioni di anni fa.
             Sul fondo apparentemente tranquillo del grande
         mare della Tetide si depositavano sedimenti differen-
         ziati a seconda della distanza dalla costa, della tempe-
         ratura e della profondità.
           Più vicino alla costa, nell'ambiente neritico, la sedi-
         mentazione era più grossolana e più rimaneggiata a
         causa delle correnti e di tutti quei fenomeni continen-
         tali che influivano più o meno direttamente sui sedi-
         menti appena deposti. La fauna marina era abbondan-
         te ed anche la flora che godeva, data la poca profon-
         dità delle acque, del prezioso irraggiamento solare.
         Nella zona pelagica, cioè quella che dalla superficie     Schema dei diversi ambienti marini (Fonte: L. Trevisan, G.Gi-
         marina si estende per circa 200 metri, il plancton, pre-     glia, Introduzione alla Geologia, edizione Pacini, 1980
         cipitando, formava fanghi organogeni che di solito in-
         dicano condizioni di mare aperto. Ancora più in bas-     ratteristici dei fondali di laghi e paludi o legati ai cor i
         so il sedimento predominante era quello fangoso for-     dei fiumi: si tratta di sabbie, ghiaie, argille e travertini
         mato dai resti di microrganisrnì dal guscio calcareo o     contenenti i resti fossili di piante e dei grandi mam-
         siliceo.                                           miferi che popolavano la Campagna Romana (ippo-
           Tutti questi sedimenti, nell'arco di millenni, si soli-     potami, elefanti, cervi, rinoceronti).
         dificarono diventando quelle rocce che oggi formano     Le rocce che risalgono a questo periodo, il Gale-
         il nostro Appennino Centrale.                      riano, sono oggi visibili sulla Via Flaminia (zona
           La progressiva chiusura del mare della Tetide in     Camping Flaminio), in Via delle Belle Arti e soprattut-
         quello che diverrà il Mar Mediterraneo, generò delle     to nell'area occidentale compresa tra Ponte Galeria e
         enormi spinte che progressivamente corrugarono e     la piana di Maccarese.
         fecero emergere gli antichi sedimenti marini.         Questo periodo di quiete venne interrotto dalla ri-
           Circa 5 milioni di anni fa cominciarono a nascere     salita del magma attraverso fratture prodotte dalla neo
         gli Appennini ma l'area della futura campagna roma-     formazione del Tirreno: la prima zona interessata fu
         na era ancora sotto il mare.                       quella a Nord di Roma; la fuoriuscita di lave e le emis-
           Inizialmente, nell'area dove sorgerà la capitale, si     sioni di prodotti vulcanici formarono il cosiddetto Di-
         depositarono delle argille, oggi note come "argille az-     stretto Vulcanico dei Monti Sabatini attorno alla de-
         zurre o marne vaticane" (risalenti al Pliocene superio-     pressione strutturale del lago di Bracciano.
         re) visibili nei dintorni della Città del Vaticano, in Via     Mentre i depositi del Vulcano Sabatino venivano
         Gregorio VII, Via delle Medaglie d'Oro, Via Trionfale     attaccati dagli agenti esogeni che ne provocarono
         e sulle pendici di Monte Mario.                    un'intensa erosione, un altro complesso vulcanico, a
           Successivamente si depositarono sabbie ricche di     Sud di Roma, iniziò la sua attività parossistica: il Di-
         organismi legati all'ambiente marino litorale: risalgo-     stretto Vulcanico dei Colli Albani.
         no al Pleistocene inferiore (meno di 2 milioni di anni     I prodotti vulcanici dei due distretti contribuirono
         orsono) e sono visibili verso Monte Mario.         a creare uno sbarramento al Paleotevere le cui acque
           Dopo questo periodo di deposizioni, il fondo si     si riversarono ad Est di Roma, formando un'estesa zo-
         sollevò e si piegò; il mare si ritirò verso ovest e final-     na paludosa.
         mente l'area su cui oggi sorge Roma, emerse.          Con il tempo anche questo sbarramento fu eroso.
           Si trattava di un territorio ancora lontano dall'as-     Il corso del Tevere, a partire da circa 500.000 anni fa.
         setto odierno, con laghi, paludi e il Paleotevere (l'an-     fu progressivamente costretto nel suo tragitto attuale.
         tico Tevere) il cui corso differiva sostanzialmente da     L'abbassamento del livello del mare portò il fiume
         quello dei giorni nostri.                          ad incidere profondamente il suo corso, disegnando
           Testimoni di questo periodo di emersione sono i     un'ampia valle fluviale lungo le cui sponde tornarono
         depositi continentali ovvero tutti quei sedimenti ca-     alla luce gli antichi sedimenti coperti dai prodotti vul-



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