Page 13 - Itinerari della Scienza a Roma
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IL METODO DI DATAZIONE DEL CARBONIO-14
D i questo metodo di data- rompe e comincia l'inarrestabile determinazioni cronologiche
diminu.zione del C-14.
comprese tra i 200 ed i 50.000
zio ne affascina la possibi-
lità di riconoscere in ogni orga- Tale decadimento avviene a rit- anni fa.
nismo naturale la traccia di mo costante e quindi calcola bile: Questo metodo è potente e addi-
un 'impronta temporale inequi- ogni 5730 anni, con una ap- rittura straordinario nei casi di
uocabile. Il metodo si basa sul prossimazione di 40 anni, la indagine su frammenti o oggetti
principio che tutti gli organismi quantità di C- 14 presente nel- non identifica bili attraverso
viventi durante la loro esistenza l'organismo risulterà la metà comparazione e collazione, basti
assorbono attrauerso la fotosinte- della precedente. pensare a resti umani, animali
si clorofilliana il radiocarbonio, La risoluzione temporale, ovvero o vegetali delle diverse epoche.I
ossia il carbonio con peso atomi- lo scarto minimo nel determina- suoi limiti sono la non applicabi-
co 14 in concentrazione costan- re la misura, è dell'ordine di lità a campioni che non abbiano
te. Appena l'organismo muore 200 anni, perciò sono sufficien- parti organiche o che siano di
questo sistema di eqt~ilibrio si temente approssimate solo le datazione recente.
dagine del territorio finalizzata al riconoscimento dei fossero sepolture simili nell'area limitrofa, che fu sot-
siti di interesse archeologico. toposta quindi a prospezione geofisica. Poiché ogni
La metodologia più usata ed efficace nel campo della applicazione dei metodi di rilevamento nella zona di
ricerca geofisica è certamente il rilievo magnetico, in studio aveva registrato una propria tipica anomalia,
quanto caratterizza le dimensioni e la profondità del localizzata nello stesso punto, la lettura integrata dei
corpo individuato. Esso si basa sulla misurazione dati raccolti ha permesso l'ìndìvìduazìone di una tom-
della variazione del campo magnetico terrestre nel ba del tipo ipotizzato.
'contrasto' tra le strutture archeologiche ed il terreno E' stata così confermata l'ipotesi avanzata dagli storici,
che le ingloba. Esperienze pilota sono state condotte si è avuta la verifica della correttezza metodologica, si
nel parco archeologico di Selinunte e soprattutto sono ricavate indicazioni preziose per la conoscenza
nella Necropoli Sabina di Colle di Forno. dell'assetto geologico del sito. Le prospezioni geofisi-
che hanno ormai una tale credibilità che le Soprin-
Q ui, dopo la scoperta fortuita di una tomba a ca- tendenze hanno cominciato ad impiegarle sempre
mera, fu eseguito un accurato rilevamento del
più frequentemente per individuare presenze archeo-
terreno che indicò la presenza di altre tombe che fu- logiche, per intervenire nella programmazione urba-
rono scavate in successive campagne sistematiche. nistica, per tutelare le zone monumentali con la co-
Attualmente sono state portate alla luce circa venti noscenza del contesto geologico su cui insistono.
tombe scavate nel tufo, a camera ipogea ed a 'dro-
mos' (con corridoio d'ingresso), del periodo compre-
so tra il VII ed III secolo a.c. Il controlo degli interventi
I loro corredi funebri sono di grande importanza
storico-archeologica perché indicano la presenza, fin Il settore di Architettura ed Urbanistica svolge attività
nei secoli più lontani, di complessi rapporti econo- di ricerca e di analisi finalizzata al recupero del patri-
mici e culturali tra la Sabina interna, Roma, le zone monio architettonico, sia esso manufatto monumenta-
del versante adriatico e l' Etruria, lungo le grandi di- le o tessuto storico urbano. La ricerca si attua attraver-
rettrici viarie segnate dai corsi d'acqua del Tevere, so i seguenti tre indirizzi: valutazione dello stato di
del Tronto e della Flora. In seguito si ipotizzò che vi degrado dell'oggetto di studio, esame della compa-