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este navi e questi uomini sia disceso dal cielo: e con tale convinzionemi
evevano una volta vinto il timore. Questo non deriva dalla loro
zzezza, perché anzi sono dotati di sottile ingegno, e navigano abil-
nte in tutti questi mari, e rispondono prontamente su ogni cosa: solo,
e non avevano mai visto gente vestita nella nostra guisa, e con navi
genere.
Appena giunto nelle Indie, nella prima isola che trovai, presi con la
za alcuni di essi, perché imparassero la nostra lingua e potesse o
ndi illustrarmi ciò che si trova da queste parti; e così presto ci capim-
con le parole o con i segni; questi uomini mi rendono ancora grandi
vizi, poiché sono convinti che io discenda dal cielo, e sono loro ehe
nunciano in ognuno dei villaggi che visitiamo il nostro arrivo con alte
da: « Venite! Venite! Guardate gli uomini venuti giù dal cielo! » E co-
utti arrivano, uomini e donne, grandi e piccoli, dopo essersi ras icu-
i sul nostro conto, e tutti portano qualche cosa da mangiare e da bere,
e ci donano con il più grande amore. Essi hanno in queste isole mol-
sime canoas, simili a fuste da remo, alcune grandi e altre più piccole:
ualcheduna arriva ad essere più grande di una fusta di diciotto ban-
. Non sono tanto larghe, poiché sono formate da un solo tronco, ma
a fusta non competerebbe con esse al remo, poiché esse sono rapidis-
me; e queste imbarcazioni navigano lungo tutte queste innumeri isole,
sportandovi sopra le mercanzie. Ho veduto alcune di queste piroghe
rtare fino a settanta o ottanta uomini, ognuno con il proprio remo.
In tutte queste isole non ho constatato una grande diversità nell 'aspet-
delle genti, né nei costumi, né nel linguaggio, ché anzi tutti si com-
endono l'un l'altro senza problemi. E spero le Loro Altezze stabiliran-
di convertire queste genti alla nostra santa fede, alla quale esse paio-
molto ben disposte.
Già ho detto come ho percorso 107 leghe radendo la costa del mare in
ea retta da occidente ad oriente, lungo l'isola Juana: e posso dire do-
questo cammino che questa isola è maggiore dell'Inghilterra e della
ozia unite, poiché oltre queste 107 leghe rimangono dalla parte di po-
nte ancora due province, che io non visitai: una di queste è chiamata
au, e vi nasce gente con la coda. Tali province non possono esser
ghe meno di 50 o 60 leghe, secondo quanto potei rilevare dalle testi-
nianze di questi indiani che ho al mio seguito, esperti di tutte qucst .
le. L'altra isola, La Espaiiola, misura in circonferenza più di tutta la
agna dalle Colonne lungo la costa del mare sino a Fuenterauia nella
scaglia. Dunque in quadrato misura cento e ottantotto leghe per linea
ta da occidente ad oriente. È una terra troppo desiderabile per pot 'r
ere abbandonata, una volta conosciuta: in quest'isola, di cui ho pr so
ssesso in nome delle Loro Altezze, vi è abbondanza di tutto, e le Loro
ezze ne potranno disporre come della Castiglia. In questa Espaììolu.
posto più conveniente e nel miglior distretto per le miniere di oro
ogni commercio, sia con questo continente sia con quello che appar-