Page 72 - Itinerari della Scienza a Roma
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bili in, acidi e di produrre una effervescenza con     stalli di aragonite, il fenomeno della birifrangenza p. -
         emissione di anidride carbonìca, i silicati sono com-     dotto dalla calcite, le vivaci combinazioni cromaticbe
         posti di ossigeno e silicio che possono presentarsi da     dell'azzurrite, della malachite e della rodocrosite.
         soli o in combinazione con altri elementi quali allu-     Le vetrine 17 e 18 ospitano esemplari di quarzi
         minio, ferro, calcio, magnesio, sodio e potassio (frut-     forme, colorazioni e dimensioni eccezionali.
         to di tali combinazioni sono: il quarzo, i feldspati, le     La visita all'interno del Museo prosegue con l!
         miche, gli anfiboli, i pirosseni e le olivine); i fosfati,     percorso serpentiforme tra le vetrine dei Silicati mou
         molto comuni, si trovano sia in rocce vulcaniche che     dei quali provenienti dall'Isola d'Elba.
         sedimentarie marine ma sono stati rinvenuti anche in     Le ultime vetrine sono dedicate ai Fosfati e
         depositi organogeni e in metamorfiti, le più impor-     Solfati; tra questi ultimi meritano menzione, per ~
         tanti del gruppo sono le apatiti; infine i solfati, carat-     particolarità dei loro cristalli, la celestina e il ge -
         teristici di ambienti evaporitici, con i bellissimi cristal-     (quest'ultimo con forme allungate, spesso geminate
         li di gesso dalla forma allungata.                  o aggregate a forma di rosetta nelle note "Rose de,
                                                             Deserto").
         L    e porte del Museo si aprono sulla collezione di     Prima di tornare al punto di partenza, sulla de
            meteoriti molto ricca ed interessante poichè rac-
         coglie quasi tutte le meteoriti italiane ed alcuni im-     ci sono due interessanti bacheche. la prima contier;
                                                             le nuove acquisizioni frutto di contrattazioni e scam "
         portanti reperti provenienti dall'estero. Tra le meteo-     tra collezionisti e musei.
         riti italiane merita di essere menzionata quella di Or-     Pochi forse sanno che esistono delle "Borse d:
         vinio (Rieti) una località a una quarantina di chilome-     scambio" specifiche per i minerali; le sedi più impor-
         tri a Nord-Est di Roma; cadde il 31 agosto del 1872 la-     tanti in Italia sono Torino, Bologna e Roma: in que-
         sciando una spetta colare scia in cielo e fu rinvenuta     st'ultima l'appuntamento annuale è per l'ultirn
         grazie alle ricerche condotte dall'astronomo gesuita     week-end di dicembre, a cura dell'associazione p .-
         Angelo Secchi, famoso direttore dell'Osservatorio del     vata denominata Gruppo Mineralogico Romano.
         Collegio Romano.                                       In Europa, altre sedi rinomate sono quelle di :\10-
            Fra i reperti provenienti dall'estero segnaliamo al-     naco, Zurigo, Parigi, Lione e San Marie aux Mines
         cune notevoli meteoriti somale: le Condriti di Bur-     (Francia), mentre la borsa di scambio oltre oceano
         Gheluai e la Siderite di Uegit dal peso di 250 chilo-     più famosa è quella di Tucson in Arizona.
         grammi che, nell'ambito della ristrutturazione degli
         ambienti, appena ultimata, è stata liberata dalla teca     egue la bacheca dedicata alle Gemme con lo
         di vetro che la custodiva per consentire ai visitatori di     S
                                                               splendore di magnifici cristalli di topazio, berillo
         poter "toccare con mano un pezzo di cielo".         (questi ultimi nelle varietà smeraldo, acquamarina.
             Nel Museo ci sono circa un centinaio fra vetrine     morganite ecc.) e spodumeni (kunzite rosa).
         verticali e bacheche a gradinata, dove sono custoditi i     Sempre nel Museo è possibile ammirare la famo
         campioni dei minerali, molti dei quali di grande pre-     cannizzarite di Vulcano (dal nome di Stanislao Can-
         gio estetico.                                       nizzaro, 1826 - 1910, grande chimico del secolo scor-
             Il percorso inizia sulla sinistra con l'esposizione     so) costituita da un fitto aggregato di lunghi cristalli
         degli Elementi Nativi: si tratta di pezzi particolarmen-     aghiformi che ricoprono un blocco vulcanico; tale
         te belli, sia dal punto di vista gemmologico che este-     pezzo fu classificato dal direttore del Museo Minera-
         tico: oro, argento, grafite, diamanti, rame e un raro     logico di Parigi C. Guillemin, nel 1961, come: "echan-
         aggregato di cristalli di zolfo dal peso di oltre 80 chili,     tillon exceptionel".
         proveniente dalla Sicilia. Seguono i Solfuri con i carat-     Tra i pezzi di maggior pregio vi è la famosissima
         teristici cristalli cubici di pirite e quelli prismatici o aci-     Dactyliotheca composta da 386 anelli di mirabile fa -
         culari dell'antimonite.                             tura e di grande pregio storico e mineralogico.
             Proseguendo si incontrano le vetrine degli Ossidi     el Museo si trova inoltre un divertente itinerario
         e degli Aloidi: si tratta di cristalli di salgemma, limoni-     per bambini delle scuole elementari, segnato dalla fi-
         te, magnetite, silvite, fluorite etc.               gura di una bambina di nome Alice che è anche la
             Dalla nona vetrina fino alla sedicesima sono     protagonista di un testo pubblicato da MUSIS a cura
         esposti i Carbonati: si possono ammirare magnifici eri-
                                                             di Elisabetta Putini e Costanza Baccani dal titolo: "Ro-


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