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L' Evoluzione
dell'intervento pubblico per la ricerca
scientifica e tecnologica
Un esame della evoluzione degli strumenti dello Stato per la
ricerca scientifica, capace di seguire parallelamente le vi-
cende dello sviluppo economico e sociale e quelle della
organizzazione della ricerca in ciascun Paese, può fondarsi
su alcune ipotesi di lavoro che derivano, fra l'altro, da re-
centi e stimolanti analisi provenienti dal terreno specifico
della storia dell'amministrazione. In virtù di questi sugge-
rimenti è possibile formulare l'ipotesi secondo la quale le
vicende concernenti l'organizzazione pubblica della ricerca
sono rapportabili, nelle varie fasi e momenti che ne scandi-
scono l'evoluzione, al grado di sviluppo economico e di
espansione industriale a mano a mano raggiunta.
Si tratta, del resto, di un'intuizione abbastanza ovvia; ma
la cui puntuale dimostrazione sul terreno della storia della
tecnologia e su quello della storia della organizzazione am-
ministrativa sarebbe di grande importanza; soprattutto per
l'Europa, cioè per l'area geografica per lungo tempo (e in
particolare durante il XIX e nei primi decenni del XX se-
colo) all'avanguardia nei progressi tecnologici e di ricerca
scientifica.
Una prima esigenza di fondo, che può individuarsi alla
radice della creazione di organizzazioni pubbliche e, più
precisamente, di pertinenza dello Stato per svolgere attività
di ricerca scientifica e tecnologica, è senza dubbio da
ravvisarsi nello sviluppo degli armamenti: prima della 'rivo-
luzione industriale' le iniziative di ricerca statale sono in
sostanza comprese entro la ricerca militare. Oltre che dal
punto di vista della storia della tecnica (che non manca
infatti di porne in rilievo l'importanza occupandosi delle
" vicende dello Stato moderno settecentesco e della prima parte
dei XIX secolo) tali iniziative meritano di essere registrate
anche dallo studioso di storia dell'amministrazione. In ef-
fetti l'attività di ricerca è svolta da uffici dello Stato, che
oggi vengono chiamati uffici e organi tecnici, e, con le nume-
rose varianti che oggi offrono i diritti positivi, già assume le
due forme che troviamo negli ordinamenti contemporanei:
uffici di ricerca diretta e uffici di ricerca indiretta. I primi
hanno denominazioni diverse, ma diffusa particolarmente è
quella di 'arsenali' che possono essere sia stabilimenti di
produzione (di armi, di navi), sia stabilimenti di sola ricerca,
sia, e anzi di solito, ambedue.
Con la rivoluzione industriale (e l'avvento dello Stato
costituzionale di diritto, sempre più aperto all'influenza dei
cittadini e, quindi, al peso di interessi economici e sociali)
l'interesse dei pubblici poteri verso l'attività di ricerca scien-
tifica esorbita dal campo della ricerca militare.
Vi è, anzitutto, il dato 'strutturale' della prevalenza di una
attività di ricerca scientifica e tecnologica direttamente con-
nessa con l'esperienza della produzione industriale e, quindi,
in gran parte, privata. La legislazione brevettuale rappresenta
la risposta sul piano dell'ordinamento giuridico e della
tutela delle posizioni giuridiche soggettive attive a tale feno-
menologia.
Già nella legislazione del secolo XVIII dei principali Paesi
europei, e al termine di una complessa evoluzione, per tutti
i Paesi alla fine del secolo XIX (con l'Unione di Parigi del
1883, che costituisce' il primo sistema di tutela brevettuale
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 privati imprenditori e la collaborazione con essi per lo svi-
internazionale), appare evidente che 'il patrimonio delle co-
noscenze tecniche rappresenta ormai il più prezioso cei
nostri beni economici e, perciò, la disciplina delle invenzioni
industriali, che si collega con lo sviluppo della tecnica, assu-
me enorme importanza'.
Tale situazione oggettiva non incoraggia la formazione di
una coscienza della necessità di una ricerca scientifica e tec-
nologica 'pubblica', relativamente alla quale, cioè. i pubblici
poteri vogliono assumersi responsabilità dirette di gestione
o di coordinamento. Ché, anzi, si tende a un'esaltazione
ideologica della 'libertà della scienza' dietro alla quale sta
una forma di teorizzazione del 'non intervento' diretto
dello Stato nel campo della ricerca.
La vicenda dell'intervento pubblico per la ricerca scienti-
fica e tecnologica è tuttavia, negli Stati moderni, vicenda
di progressiva espansione quantitativa e qualitativa del-
l'area coperta dalla 'mano pubblica'.
l) Innanzitutto si pone Yunicersità, il più alto grado del
sistema scolastico, da sempre sede di quella che oggi con-
veniamo chiamare ricerca fondamentale, relativamente alla
quale appare sempre più evidente la tendenza dei pubb.ici
poteri a un interesse di tipo nuovo ai temi e ai potenz.ali
risultati di ricerca. La connessione fra tale genere di ricerca
e la scuola, l'insegnamento, costituisce il dato di partenza
dal quale dovrebbe muovere lo sviluppo della ricerca ::el-
l'università. Ma su tale interna e autonoma genesi vengono
a innestarsi le esigenze 'esogene' rispetto al sistema univer-
sitario, che premono su di esso, in virtù del crescente con-
nettersi delle cosiddette discipline di 'ricerca pura' con quel-
le di 'ricerca applicata' attraverso le quali si fanno avvertire,
con tutta la loro urgenza, all'interno stesso dell'università,
richieste e tensioni del sistema produttivo.
2) Una esigenza che sta alla base deìlorigine di una serie
di strumenti di ricerca tecnologica dello Stato è quelia con-
sistente nella necessità imposta dal tipo nuovo di rapporti
fra amministrazione pubblica e attività economiche:
- di creare strumenti per porre accertamenti tecnici nei
confronti delle imprese private operanti in determinati set-
tori (a tale tipo di esigenza rispondeva, ad esempio, in Italia
il crearsi di strutture pubbliche per accertamenti sanitari e
igienici: laboratori di igiene e profilassi presso le provincie,
Istituto Superiore di Sanità):
- di garantire le necessarie competenze e conoscenze
scientifiche e tecniche ad arnmin.srrazioni investite di ccrn-
piti operativi diretti in settori di servizio pubblico (Serv iz:o
geologico presso il ~Iin:stero per l'Industria e Commercio:
Servizio idrografico presso il Ministero dei Lavori Pubci.ci:
Servizio meteorologico presso il Ministero della Difesa:
Istituto Idrografico della Marina Militare; Istituto Geogra-
fico Militare; ecc.).
3) Nei confronti di due settori economici essenziali. l'agri-
coltura e l'industria. si pongono ben presto esigenze che
vanno al di là dell'<accertamento tecnico' e della diretta at-
trezzatura di servizi operativi, giungendosi ormai a impostare
una attività di ricerca. in mano pubblica che assume come
compito proprio dello Stato la tutela di interessi settoriali dei