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destinato a rimanere incognito chissà per quanti secoli ancora, dato che
soltanto misure dirette, scientificamente preparate e controllate, avrebbero
potuto fornirlo.

    Eratostene (275-194 circa a. C.) riteneva che l'estensione dell'Ecumene,
sul parallelo di Rodi (36° lat. Nord), ossia lungo il famoso Diaframma di
Dicearco (350-290 circa a. C.), raggiungesse i 2/3 dell'intero giro (240°) e
l'Oceano interposto 1/3 (120°).

    Sèneca (6 a. C.-65 d. C.) non fissava rapporto alcuno, ma, nei confronti

    della vastità dell'Oceano compreso fra le . estreme propaggini dell'Ecu-
mene, riusciva ancor più esplicito dei suoi predecessori, in quanto giudi-
cava che il tragitto fra le ultime terre dell'Iberia e le prime dell'India,
se effettuato con venti favorevoli, potesse essere coperto con pochi giorni di

navIgazi•one. • • I
    Marino di Tiro (2" metà I sec.vr" metà II sec. d. C.) modificava il rap-

porto di Eratostene, attribuendo all'Ecumene lo sviluppo di 5/8 dell'in-
tero giro (225°) e all'Oceano 3/8, cioè 135°.

    Claudio Tolomeo (Il sec. d. C.), di poco posteriore a Marino, modifi-
cava ancora tale rapporto assegnando all'Ecumene e all'Oceano sviluppo
pari (180°).

    Facciamo notare fin d'ora, che le cifre di Marino di Tiro esercitarono,
che a notevole distanza di tempo, profonda influenza sulla formula-
zione del progetto della prima traversata atlantica, onde raggiungere l' op-
posta sponda.

    2. I primi Padri della Chiesa e le idee cosmografiche del mondo pa-
gano. - Le concezioni della cultura classica furono combattute durante
gli ultimi anni dell'Impero Romano negli scritti dei religiosi e dei primi
Padri e Dottori della Chiesa: Tertulliano, Firmiano Lattanzio, S. Gero-
lamo, S. Ambrogio, S. Giovanni Crisostomo, S. Agostino ed altri ancora.

    Crollato l'Impero, la Chiesa, erede dell'universalità di quest'ultimo,
s’assunse il compito d'ingentilire ed educare le genti che, a causa delle
invasioni barbariche, le quali in ondate successive s'erano rovesciate sui
paesi del Mediterraneo occidentale, minacciavano d'arrestarne il progresso
sul cammino della civiltà.

    L'opera della Chiesa fu, adunque, essenzialmente e profondamente
umana e si comprende di leggeri come qualsiasi manifestazione di pen-
siero tendente ad allontanarla da tale sua precisa direttiva, dovesse essere
combattuta. Di conseguenza, i primi Padri e Dottori della Chiesa, data
la fervida fede che li animava e le finalità che s'erano proposti di perse-
guire, non potevano mostrarsi propensi ad esaltare idee e teorie del mondo

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