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in viaggio con...

 
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MONICA A.
radio con cuffia, tre cassette di Renato Zero, un bidone di bambole, tutta la collezione di bambole, il ricordo di mio padre, il profumo che metto la mattina, mia madre che mi portava in braccio, la mia assistente Rita, la valigia è finita: la chiudo con un lucchetto e parto per FIRENZE.


IRENE C.
le musicassette, l’orologio, l’anello, il rossetto, i miei due gatti, mamma e papà, il mio fidanzato, il profumo della rosa, la televisione, il libro delle favole sui gatti, l’albero della mimosa la valigia è finita: la chiudo con la chiave e parto per CIVITAVECCHIA.

CARMELA M.
portagioielli, un filo di perle orientali, bracciale a cerchio, un girocollo, due specie di orecchini (uno di perle e l’altro di brillanti), un grand hotel, il libro Cuore, due quaderni (uno a righe e uno a quadretti) e matite, una bottiglia di liquore Cynar, una torta di Pasqua, un organetto, un bellissimo lampadario, il volto santo, un fascio di fiori di giglio bianco, la gioia del cuore, i documenti (la carta d’identità) la valigia è finita e la chiudo allegramente e parto per l’AFRICA
(e partite anche voi appresso a me, rivolta ad Antonio Grieco)


SANDRO P.
musica, stereo cuffie, un amico che conoscevo tempo fa e che non c’è più, una dottoressa, il cacciavite, il martello, le pinze e le forbici (di Roberto De Rubis), le vitarelle, il caffè, le sigarette da fumare, il mio amore per Monica, una penna e un quaderno, una riga, un compasso, un pezzo di ferro, una canna, Anna Maria la segretaria e Antonio Ciani, il laboratorio teatrale, un pallone di cuoio la valigia è finita, la chiudo con un lucchetto e parto per la FRANCIA

FLORISA R.
il ricordo grande del mio papà, le mie poesie, un’amica, il mio cane Scrafi, il colore rosso, una foto grande di mia madre, il profumo della primavera e dell’estate, il teatro (il lavoro che faccio ....) la valigia è finita e la chiudo con forza e parto per IL NORD ITALIA.

ROBERTO C.
un gioco dell’oca, gli scacchi (non so giocarci, così imparo), la tombola, un quaderno per scriverci i pensieri, libri d’avventura (I viaggi di Gulliver), una macchina calcolatrice, album da disegno, colori (matite colorate), un thermos con la roba da mangiare, il ricordo dei miei birilli e delle palette con cui giocavo da piccolo, il gioco dei chiodini colorati piccoli, il Monopoli (che ho regalato a mio cugino piccolo, che lo desiderava tanto! E ci sono rimasto male) La valigia è fatta, la chiudo con la cerniera (chiusura lampo) e parto per il MARE.

ELENA C.
la musica di Renato Zero (perché è un cantante che mi lega a una persona a cui ho voluto bene e ne voglio tuttora), il ricordo del mio soggiorno a Rimini perché ho conosciuto quello che è stato il mio grande amore, una foto di Alex in cui siamo insieme a una gita, il telefonino, il colore rosso perché mi ricorda l’amore; considerando che non posso mettermi sopra la valigia, la chiudo con un lucchetto e parto per le BAHAMAS perché è un posto caldo e tranquillo.

MASSIMILIANO F.
diario personale dove ci sono tutte le mie foto (anche con Maurizia), tartarughina di spugna perchè è un regalo di Maurizia, il mio "sogno nel cassetto" (lavorare in una nave e recitare in televisione), un trenino molto antico che è della mia mamma, la musica di Renato Zero (perché mi ha accompagnato nel corso di tutta la mia vita) e sono legato alla sua canzone "Il Triangolo" perché mi ricorda quando l’ho visto ad Ostia, una mutanda di donna profumata di una mia cara amica che ora non c’è più, l’amore per non essere solo, un rossetto rosso per sentirne l’odore che mi ricorda la mia infanzia. Chiudo la valigia con le mani, la chiudo con il lucchetto e parto fischiando per l’OLANDA (perché ci sono già stato e mi è piaciuta)

MASSIMO B.
fotografie personali (solo di Massimo), le bacchette per suonare (non mi stacco mai perchè mi servono per suonare), la musica di Laura Pausini perchè mi ricorda il mio passato quando mi sono fidanzato molto tempo fa Chiudo la valigia con il lucchetto o una cinta e parto per la SPAGNA per andare a vedere i tori.

CLAUDIO C.
la mia carrozzina, le figurine dei calciatori, la musica di Annalisa Minnetti, perchè lei mi fa tenerezza e le parole delle sue canzoni mi toccano molto, un ricordo ( la spesa ai Granai con mio fratello e la ragazza ) è stata una novità era la prima volta, il mio grande sogno di aprire l’autofficina, l’amicizia perché mi dà sicurezza chiudo la valigia non con un lucchetto perchè potrebbero aprirla anche altri; farei io un gancio da attaccare alla valigia che solo io sia in grado di aprire e parto per la GIOIA.

GIUSEPPE V.
la radio, perché è più comoda da portare (la TV mi cade dalle mani) il ricordo del cavallo a dondolo perché mi ricorda la mia infanzia, l’affetto per le persone care, Maria - mia cognata -
chiudo la valigia con degli anelli e parto per l’ABRUZZO perché ho tutti i parenti

ANTONIO C.
il mio cellulare, la foto di una mia ex a cui sono ancora legato e poi siamo come fratello e sorella, la musica del Titanic perché mi fa piangere, mi fa venire i brividi e mi ricorda un’amica, l’affetto e l’amore perché in questo momento sono innamorato e li ritengo importanti, Sara perchè mi piace e mi diverte chiudo la valigia con la chiusura lampo e con il codice segreto e parto per l’AMORE

TERESA L.
la musica di Lucio Battisti, in particolare la canzone "Acqua azzurra, acqua chiara", perchè mi piace molto, non chiudo la valigia con niente e parto con IL LETTO E LA NOIA

MAURIZIA F.
lo stereo, le carte, un puzzle, una bambola, un libro piccolo per leggere (Gibran - "Le ali spezzate"). Le poesie scritte da me. Le scatole a forma di cuore dei cioccolatini. Il libro di lettura "Prospettive - la realtà e l’immaginario", un libro d’inglese il ricordo delle cose che stanno dentro casa mia, le cassette di Laura Pausini e di Marco Masini. La valigia la chiudo a chiave e parto per il MARE, lontano.

ANTONIO S.
un’improvvisazione teatrale a Reims

la valigia

entro nel palcoscenico, prendo la sedia e la metto in mezzo, poi prendo la valigia e vado a mettermi seduto, apro la valigia e la metto a terra e comincio a pensare che cosa mi posso portare: gli abiti. Ma io non so se dove vado farà caldo o freddo, o se piove o se c’è il sole; ma sì, i vestiti li comprerò lì sul posto, come comprerò tutto quello che mi servirà e penso a quello che dovrò mettere nella valigia, a cosa porterò con me. Mi porterei il mio cervello, il mio pensiero, le mie esperienze positive e negative, il mio cuore con tutti i sentimenti, i miei amori che sono tutti finiti senza essere mai nati, perché nessuno mi ha mai amato per quanto ho amato io; poi porterei le mie amicizie senza interesse, quelle vere. Poi guardo la valigia per vedere se c’è ancora posto abbastanza per mia figlia; faccio il gesto di chiudere la valigia e dico: "Adesso sono finalmente pronto, ora posso partire, ho salutato tutti" e prendendo la valigia esco dalla scena