il viaggio a ....Pavia

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PAVIA Il pensiero di uno spettatore anonimo

Quando entri, dopo le formalità di rito: cassa, biglietto, posti numerati, entri. Entri veramente, completamente. Ma tutto è vero, reale, non finzione scenica, non parti recitate, ma solo la vita con quel valzer delle capinere leggero, struggente, antico vissuto in un angolo del mondo. Improvvisamente ti rendi conto di cosa sia, che significato abbia essere un insieme, una parte del tutto, dove il tutto, in questo caso, è solitamente una parte: spesso la più ignorata.
E così continui stupito, tra un fiore offerto, una corda donata per giocare, per partecipare a questo gioco che è solo un riflesso.

E non ti accorgi che in un angolo della vita puoi vivere direttamente e crudelmente la tua incapacità di entrare con semplicità in un dialogo fatto di sola contrattazione da mercato e ti accorgi che tutto ciò che avevi pensato e creduto vero sul tuo modo di pensare, non è vero niente, perché in realtà sei incapace, e ti rimane solo lo sforzo di voler superare la tua incapacità.

D'improvviso suoni potenti, lontani scuotono, attirano, eccitano la tua attenzione: una bambina vestita da grande con lo sguardo furbo di chi ha già tanto, eternamente vissuto ti guida: fai attenzione!
Si volta pagina, si sfoglia il libro, la narrazione ti permette di accomodarti, ma di non perdere mai l'attenzione. Perché la vita ti arriva da tutte le parti, come in una rotta tracciata ti arrivano suoni e voci da levante e da ponente , a volte non chiare, poco importa, l'emozione calpesta ogni cosa, ogni necessità di chiarezza e di assurda comprensione: ti senti solo stupito da tanta capacità di arrivare direttamente senza giri inutili, come per chi ha individuato le scorciatoie, perché ha sempre avuto poco tempo per farsi ascoltare.

A volte ti senti circondato, accerchiato, un po' impaurito da un'invasione naturale che, come tale, non si può controllare: tutto in questo strano palco è amplificato, ma è questa estensione che cattura che, probabilmente, irrompere, non sai dove può arrivare, ma sai che qualche cosa ha toccato.

Come quando da lì non si torna indietro, puoi solo proseguire.

Un'emozione ed un ricordo grato a chi con una grandezza d'animo visibile e toccabile è riuscito a dare tanta gigantesca umanità ad un essere solo e triste che poteva vedere solo in un'unica direzione.